
Non è mai troppo tardi!
Lo affermava Alberto Manzi nella sua trasmissione di alfabetizzazione degli italiani. Era il 1960 e chi, come me, è un over 50, se lo ricorderà sicuramente. Ai molti non dirà nulla. Ma, nel contesto di questo post, questa affermazione è assolutamente errata. Sarebbe meglio usare: “il tempo è tiranno”, “non c’è tempo da perdere” o meglio, come urlava Bianconiglio in ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, con in mano l’orologio a cipolla:
Presto che è tardi!
Da oltre 10 anni mi interesso al vino… ma non sono un alcolista e né, tanto meno, un sommelier. Visito cantine ed aziende vitivinicole, per offrire loro, soluzioni gestionali per questo complesso settore merceologico. In questi 10 lunghi anni ho avuto modo di conoscere molti addetti ai lavori: produttori, enologi, addetti amministrativi e cantinieri. Molti illuminati ed altrettanti poco inclini all’informatizzazione dei processi aziendali e preoccupati, esclusivamente, di coprire le mere esigenze amministrative: fatturazione, incassi e, alcuni, la contabilità. Pochissimi mi chiedevano il controllo del magazzino e, quasi nessuno, il controllo dei costi di produzione.
Una spinta tecnologica, perché di questo si è trattato, è stata 7 anni fa l’introduzione della telematizzazione delle accise e, successivamente, dei DAA che ha obbligato molti piccoli produttori, ed alcuni ben strutturati, a rivedere il “sistema contabile” in un “sistema gestionale”. Per molti è stata l’occasione per definire in azienda un primo flusso logico, relativamente rigido, per la compilazione dei documenti destinati alla telematizzazione.
Da oltre 18 mesi si parla della dematerializzazione dei registri di carico e scarico, altra spina nel fianco del già burocratizzato settore vinicolo, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) entrare in vigore il 31 dicembre 2016 e che coinvolgerà figure aziendali sino ad oggi esonerate dall’informatizzazione: i mastri scrittori dei Registri MAF. Costoro me li sono sempre immaginati come anziani patriarca che, con penna e calamaio e pipa in bocca, scrivono in bella copia tutto ciò che accade in cantina, sin da quando l’attuale titolare dell’azienda correva in calzoncini corti nella barricaia di famiglia. Impegnati a compilare registri cartacei per i quali sono stati costruiti appositi tavoli di dimensioni adeguate per tenerli bene aperti e pronti all’uso. Bene! Purtroppo per loro, a far data dall’1/01/2017 anch’essi dovranno utilizzare tastiera e mouse per continuare a fare quello che facevano prima e in meno di 2mq di scrivania! E se poi decidessero per una soluzione in cloud? La follia pura!
Da oltre 18 mesi li vado a trovare, a scovare, a “caparli” dalle mailing list ma, ad oggi, non ne ho trovato ancora uno che si sia accreditato al SIAN, prerequisito indispensabile per poter effettuare un qualsivoglia adempimento di quelli che, obbligatoriamente, dovranno effettuare tra meno di 70 giorni. Eppure il MIPAAF ha dato loro l’opportunità di poter usufruire di un ambiente di test, prima di iniziare gli invii definitivi, ancora disponibile sino al 31 dicembre prossimo! Non è mai troppo tardi?
Presto che è tardi! Bisogna registrarsi al SIAN ed attendere le credenziali.
Presto che è tardi! Bisogna comunicare telematicamente, in prima battuta, i soggetti fornitori/clienti e committenti (per tutti gli stabilimenti). Le vigne e i vasi vinari.
Presto che è tardi! Bisogna anagrafare il prodotto (non solo il vino finito) comunicando per ogni tipologia:
· Categoria prodotto vitivinicolo (es. mosto di uve, vinello, vinacce, fecce di vino, vino liquoroso, spumante, vino ecc.);
· Classificazione del prodotto (es. DOCG, DOC, IGT, varietale spumante, varietale con annata ecc.)
· Atto a divenire/ certificato DOC/DOCG/IGT (compreso atto in stoccaggio oppure a riserva)
· Stato fisico del prodotto (sfuso oppure imbottigliato)
· Colore (es. bianco, rosso, rosato ecc.)
· Biologico/in conversione oppure convenzionale
· Codice DOP/IGP (di 9 o 14 caratteri) assegnato al prodotto vitivinicolo
· Sottozona amministrativa
· Denominazione della Vigna di provenienza del prodotto
· Menzione tradizionale presente nel prodotto (es. Novello, passito, vinsanto ecc.)
· Data e Numero del certificato DOP rilasciato dall’OdC
· Codice E-bacchus
· Annata e Varietà
· Annata di produzione e relativa percentuale
· Varietà
Presto che è tardi! Bisogna comunicare le giacenze iniziali!
Presto che è tardi! Dulcis in fundo, bisogna comunicare, periodicamente, tutte le attività di cantina:
· Operazioni generiche
· Vinificazione
· elaborazione prodotti
· pratiche enologiche
· ricodificazione
· condizionamento
Capirete bene quanto, tali nuovi adempimenti, necessitino una diversa organizzazione dell’attuale azienda/cantina. Si dovranno ri-mappare i flussi aziendali e si dovranno identificare ruoli e risorse dedicate.
Per supportare l’impresa vinicola a questo “cambiamento epocale”, e non sento di esagerare definendolo tale, noi di Methodus Informatica offriamo, unitamente ai servizi di supporto e consulenza, ENOLOGIA: la soluzione software di SISTEMI SPA completa e integrata per gestire le attività amministrative, produttive e distributive del settore vitivinicolo, fruibile anche via Internet. E per chi volesse gestire, esclusivamente, la telematizzazione dei Registri di Carico e Scarico continuando ad utilizzare il proprio gestionale, proponiamo la versione Stand Alone di Adempimenti Telematici che acquisisce i dati da un qualsiasi file in formato Excel.